domenica 29 dicembre 2024
Buon 2025
sabato 28 dicembre 2024
Brevi giochi di colori per mezzi di trasporto.
Il sogno del viaggio in ampie distese.
Ci rende sensibili ai colori brillanti come sogni, che ci mostrano vicine piazze come assolati e desolati deserti con cavalcature e mezzi meno audaci.
giovedì 19 dicembre 2024
Ho visto un re
A girar per la città vengono strane idee.
Statue equestri, busti, colonne, monumenti in pietra.
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Vestigia per mostrar grandezza in Piazza Umberto I |
Così vien su, in testa, un'assonanza.
"Ho visto un Re" (Enzo Iannacci).
Ah beh, sì beh
Dai dai, conta su
Ah beh, sì beh
Dai dai, conta su
Ah beh, sì beh
Dai dai, conta su
Ah beh, sì beh
Ah beh, sì beh
Sa l'ha vist cus'e'?
Ha visto un re!
Ah beh, sì beh
Un re che piangeva seduto sulla sella
Piangeva tante lacrime
Ma tante che
Bagnava anche il cavallo
Povero re
E povero anche il cavallo
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh
Un bel castello
Ohi che baloss!
Di trentadue che lui ce ne ha
Povero re
E povero anche il cavallo
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh"
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A memoria delle stragi di innocenti. |
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E gli immancabili incitamenti al bellicismo. |
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Ancora illusioni di bellicismo. |
Anche la religiosità ha alcuni monumenti che rappresentano una storia.
Ha visto un vescovo
Ah beh, sì beh
Anche lui, lui
Piangeva, faceva un gran baccano
Mordeva anche una mano
La mano di chi?
La mano del sacrestano
Povero vescovo
E povero anche il sacrista
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh
Conta su, dai
Un'abbazia
Oh poer crist
Di trentadue che lui ce ne ha
Povero vescovo
E povero anche il sacrista
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh
Conta su"
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Quando l'assistenza ai diversabili era solo caritatevole. |
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Quando la Chiesa cercava di contrastare la presenza delle organizzazioni politiche del socialismo in Bari. |
Sa l'ha vist cus'e'?
Ha visto un ricco!
Un sciur!
Sì, ah beh, sì beh
Ah beh, sì beh
Ed ogni go, ed ogni goccia andava
Deren't al vin?
Sì, che tutto l'annacquava!
Pover tapin
E povero anche il vin
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh
Dai conta su
L'han mezzo rovinato
Gli han portato via
Tre case e un caseggiato
Di trentadue che lui ce ne ha
Pover tapin
E povero anche il vin
Sì beh, ah beh, sì beh
Dai, dai conta su
Ah beh
Dai conta su
Sì sì
Dai conta su, dai
Sa l'ha vist cus'e'?
Un contadino!
Ah beh, sì beh
Ah beh, sì beh
Perfino il cardinale
L'han mezzo rovinato
Gli han portato via
La casa, il cascinale
La mucca
Il violino
La scatola di kaki
La radio a transistor
I dischi di Little Tony
La moglie
Un figlio militare
Ah beh, sì beh
Gli hanno ammazzato anche il maiale
Pover purscel
Nel senso del maiale
Sì beh, ah beh, sì beh
Anzi ridacchiava
Ah! Ah! Ah!
Ma sa l'e', matt?
No
Il fatto è che noi villan
Noi villan
Che il nostro piangere fa male al re
Fa male al ricco e al cardinale
Diventan tristi se noi piangiam
E sempre allegri bisogna stare
Che il nostro piangere fa male al re
Fa male al ricco e al cardinale
Diventan tristi se noi piangiam
Ah beh
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Nei pressi la testimonianza popolare verso la storia dei movimenti operai. |
lunedì 16 dicembre 2024
Le pietre parlano.
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I colori ed il cielo ed il Monastero di San Luigi. |
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Palazzo Tupputi con la luce dopo la pioggia. |
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I segni del tempo. |
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Ombre e luci. |
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Più luci che ombre per nascondere i segni del tempo. |
Pietre che sporgono, con i colori brillanti.
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Balconi e storie di architettura delle Case Torri. |
Il cielo e le pietre diventano tensioni molto espressive.
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I colori regalati dalla devozione privata, Lunetta dei Tre Santi in via De Gasperi restaurata nel 2015. |
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I colori creati per "istituzione". |
martedì 10 dicembre 2024
Nostalgia della camera oscura. Bianco e Nero.
Gli effetti non erano mai predicibili, si cercava la doppia esposizione un po' fortuita che appagasse gli intenti.
Come questo elaborando un foto in un luogo assai poco battuto in Bari.
Ora sembra tutto più facile, basta un semplice software di post produzione e quella scelta di linee ed illuminazione può scaturire guardando in anticipo il risultato del cambiamento delle curve di traduzione della luce. Prima dello sviluppo e sempre aggiornabile.
Le nuove forme emergono come noi vogliamo, possiamo evocare fantasmi pagani in contrasto con immagini stilizzate sacre, immerse in un mondo di forme e luci diverse dalla normalità, ripropongo l'immagine di copertina.
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Immagine colta da un mercato di oggetti antichi, più o meno. |
Scheletri di forme in contrasto che scaturiscono nella natura immersa nel contesto urbano.
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Forme in pieno centro. |
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Ex orgoglio della SIP-TELECOM, il grattacielo più alto di Bari nel luogo più alto di Bari, attualmente sede provvisoria della Procura. |
Forme molto più morbide che danno l'idea del viaggio, del lasciare in una piovosa giornata estiva la città.
Forme che sembrano rappresentare ricordi e riflessioni di distacco.
Forme che sembrano far risaltare l'ignoto che può scaturire dal lavoro, con luci ingombranti grazie all'elaborazione.
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Lavoro per trasformare in attuale vuoti storici nel contesto urbano. |
Forme di luoghi intimi trasformate.
Contrasti che sorgono da un mondo che sarebbe banale, altrimenti.
Nel contrasto le persone sembrano diventare un elemento estraneo, riportato in un contesto che fa solo da sfondo, quasi fosse su tempi diversi.
Forme austere che, nei contrasti, mostrano tutta la loro eleganza.
L'elaborazione è un po' come cambiare occhi, superare quanto vediamo ad occhio nudo nel mirino (o nello schermo per taluni), per entrare in una realtà diversa costruita da noi.
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