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martedì 10 dicembre 2024

Nostalgia della camera oscura. Bianco e Nero.


Era una magia passare ore ed ore in camera oscura cercando di realizzare un risultato ricorrendo agli effetti possibili, primo fra tutti la solarizzazione.

Gli effetti non erano mai predicibili, si cercava la doppia esposizione un po' fortuita che appagasse gli intenti.

Come questo elaborando un foto in un luogo assai poco battuto in Bari.

Ora sembra tutto più facile, basta un semplice software di post produzione e quella scelta di linee ed illuminazione può scaturire guardando in anticipo il risultato del cambiamento delle curve di traduzione della luce. Prima dello sviluppo e sempre aggiornabile.

Le nuove forme emergono come noi vogliamo, possiamo evocare fantasmi pagani in contrasto con immagini stilizzate sacre, immerse in un mondo di forme e luci diverse dalla normalità, ripropongo l'immagine di copertina.

Immagine colta da un mercato di oggetti antichi, più o meno.

Scheletri di forme in contrasto che scaturiscono nella natura immersa nel contesto urbano.

Forme in pieno centro.
Oppure la "solarizzazione" permette di far emergere scheletri di forme in contrasto dalle costruzioni umane.

Ex orgoglio della SIP-TELECOM, il grattacielo più alto di Bari nel luogo più alto di Bari, attualmente sede provvisoria della Procura.

Forme molto più morbide che danno l'idea del viaggio, del lasciare in una piovosa giornata estiva la città.

Forme che sembrano rappresentare ricordi e riflessioni di distacco.

Forme che sembrano far risaltare l'ignoto che può scaturire dal lavoro, con luci ingombranti grazie all'elaborazione.

Lavoro per trasformare in attuale vuoti storici nel contesto urbano.



Forme di luoghi intimi trasformate.


Contrasti che sorgono da un mondo che sarebbe banale, altrimenti.


Nel contrasto le persone sembrano diventare un elemento estraneo, riportato in un contesto che fa solo da sfondo, quasi fosse su tempi diversi.


Forme austere che, nei contrasti, mostrano tutta la loro eleganza.



L'elaborazione è un po' come cambiare occhi, superare quanto vediamo ad occhio nudo nel mirino (o nello schermo per taluni), per entrare in una realtà diversa costruita da noi.





 


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