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lunedì 16 dicembre 2024

Le pietre parlano.

 




Una giornata di sole invernale fa parlare le pietre e i vetri con la luce radente.
E una città di provincia mostra viste che non pensavi di trovare in Puglia.
I colori ed il cielo ed il Monastero di San Luigi.
Le pietre in bianco e nero mostrano una essenza di eleganza.
Palazzo Tupputi con la luce dopo la pioggia.

I segni del tempo.

Ombre e luci.

Più luci che ombre per nascondere i segni del tempo.

Pietre che sporgono, con i colori brillanti.
Balconi e storie di architettura delle Case Torri.

Il cielo e le pietre diventano tensioni molto espressive.
I colori ed il cielo a dare emozioni.

I colori della mano dell'uomo.
I colori regalati dalla devozione privata, Lunetta dei Tre Santi in via De Gasperi restaurata nel 2015.

I colori creati per "istituzione".





martedì 10 dicembre 2024

Nostalgia della camera oscura. Bianco e Nero.


Era una magia passare ore ed ore in camera oscura cercando di realizzare un risultato ricorrendo agli effetti possibili, primo fra tutti la solarizzazione.

Gli effetti non erano mai predicibili, si cercava la doppia esposizione un po' fortuita che appagasse gli intenti.

Come questo elaborando un foto in un luogo assai poco battuto in Bari.

Ora sembra tutto più facile, basta un semplice software di post produzione e quella scelta di linee ed illuminazione può scaturire guardando in anticipo il risultato del cambiamento delle curve di traduzione della luce. Prima dello sviluppo e sempre aggiornabile.

Le nuove forme emergono come noi vogliamo, possiamo evocare fantasmi pagani in contrasto con immagini stilizzate sacre, immerse in un mondo di forme e luci diverse dalla normalità, ripropongo l'immagine di copertina.

Immagine colta da un mercato di oggetti antichi, più o meno.

Scheletri di forme in contrasto che scaturiscono nella natura immersa nel contesto urbano.

Forme in pieno centro.
Oppure la "solarizzazione" permette di far emergere scheletri di forme in contrasto dalle costruzioni umane.

Ex orgoglio della SIP-TELECOM, il grattacielo più alto di Bari nel luogo più alto di Bari, attualmente sede provvisoria della Procura.

Forme molto più morbide che danno l'idea del viaggio, del lasciare in una piovosa giornata estiva la città.

Forme che sembrano rappresentare ricordi e riflessioni di distacco.

Forme che sembrano far risaltare l'ignoto che può scaturire dal lavoro, con luci ingombranti grazie all'elaborazione.

Lavoro per trasformare in attuale vuoti storici nel contesto urbano.



Forme di luoghi intimi trasformate.


Contrasti che sorgono da un mondo che sarebbe banale, altrimenti.


Nel contrasto le persone sembrano diventare un elemento estraneo, riportato in un contesto che fa solo da sfondo, quasi fosse su tempi diversi.


Forme austere che, nei contrasti, mostrano tutta la loro eleganza.



L'elaborazione è un po' come cambiare occhi, superare quanto vediamo ad occhio nudo nel mirino (o nello schermo per taluni), per entrare in una realtà diversa costruita da noi.





 


giovedì 5 dicembre 2024

Breve racconto del segreto di alcuni oggetti in mostra - That's all Folks?.

 


La cultura della mostra di oggetti in vendita, brevissimo racconto.

Olè ... OPS, no è Praga, merce esposta in una catena parigina, Pylones.

Nella copertina è mostrata la Torre dei Libri esposta nella Biblioteca comunale di Praga, ad indicare l'infinità della storia della nostra cultura.

Cultura che diventa anche vendita, da sempre. 

Vendita di prestigio col mecenatismo e oggetti in vendita per sfamare gli artisti.

A volte non siamo consci della cultura sottintesa alla composizione di come gli oggetti in vendita vengano mostrati per essere attrarre il compratore.

Non solo grandi catene ma anche negozi locali come questo a Borghetto sul Mincio (Valeggio).

Che non sempre è puramente passivo, a volte chi guarda rielabora il contesto che immagina voglia esprimere la mostra.

Oggetti esposti per mostrarsi antichi diventano uno scarno bianco e nero, che "sa" del passato.


Stesso luogo, immagine colta opposta quando si incastona nel contesto antico qualcosa che vuol essere mostrato come esotico ma contemporaneo, quasi new age.


A volte le immagini proposte sono la globalizzazione di quelle che da noi sono grandi carnevalate come Halloween, ma di certo i più giovani si sentiranno trasportati in quella dimensione di cultura straniera anglosassone anche a Bari.


Esistono stereotipi che governano l'omologazione culturale ma anche stereotipi che non ci aiutano a comprendere come l'evoluzione culturale e sociale sia fortemente influenzata anche dai fenomeni di mercati e non sempre è un male.

Ora torniamo però ad una cultura "universale", sempre nella biblioteca comunale di Praga.




sabato 30 novembre 2024

Bari città elegante, merita il bianco e nero.

 


Non avrà vestigia del passato in grande copia Bari, fino alle 3 Caravelle e lo sbarco di San Nicola era un borgo meno importante di Trani.
La storia più antica occorre cercarla con cura in ipogei e scavi, non certo per opere grandemente monumentali.
È famoso in tutto il mondo il romanico barese ma, malgrado gli interventi dell'architetto Domenico Antonio Vaccaro, abbiamo subito poi una subalternità alle altre grandi capitali del Sud, anche perché la "via della Seta" passava per Venezia e non per Bari.
Il punto di svolta avvenne con la venuta delle truppe napoleoniche, con l'arrivo di Gioacchino Murat che pose le premesse per lo sviluppo del nuovo quartiere che è divenuto il centro dell'anima commerciale di Bari.
Dal 1813 la città ha visto un impulso verso la modernità con una classe mercantile e commerciale che ha scelto l'adesione verso canoni estetici di eleganza, testimoniati anche dalla creazione co fondi privati di contenitori culturali di assoluto rilievo come il Teatro Petruzzelli ed i Teatro Margherita o pubblici come il Teatro Piccinni.
Iniziamo una visita che riporta particolari di queste scelte di eleganza.

Via Argiro angolo Corso Vittorio Emanuele II

L'ecclettismo fa un po' da padrone in Bari ma guardando con più attenzione le forme si scoprono linee elegantissime da "copertina" per questo post.

Particolare del palazzo mostrato prima, occorre uno sguardo attento.

L'anima è il commercio, dicevamo, con palazzi di pregio diverso.

Il moderno, l'antico e l'Art Nouveau del Palazzo della Rinascente (1925 progettato dall'architetto Rampazzini) visti da via Piccinni.

Il Palazzo della Rinascente visto con angolazione più tradizionale.


Le eleganti vetrine del Palazzo Mincuzzi, risposta di imprenditori locali al Palazzo Rinascente. Anche se il Palazzo è forse di forme troppo ricercate, la vetrina è una sintesi di eleganza, sopratutto se scevra dagli articoli dell'odierna multinazionale.

Vetrina all'ingresso di Palazzo Mincuzzi.

Torniamo alle normali abitazioni con strutture che fanno da cornice ai locali commerciali, basta cercarle con lo sguardo verso l'alto.

Particolare di un palazzo in via Argiro in stile Art Nouveau.



Particolare di un palazzo in Corso Vittorio Emanuele II prossimo alla nostra copertina all'angolo con via Melo da Bari.

A Bari è possibile riscontrare tracce di stili diversi sempre eleganti.

Il bianco e nero fa risaltare la pulizia di forme del palazzo in Piazza San Ferdinando, quasi stile Bauhaus.


Il bianco e nero fa risaltare la pulizia di forme del palazzo in Piazza San Ferdinando, quasi stile Bauhaus.


Anche il moderno di grandi architetti che hanno dato carattere alla città ha le sue pulizie ed i suoi slanci.

Architetture diverse in luoghi storici.



Spostandosi appena dal murattiano si va nella sua propaggine di eleganza, l'umbertino.
Anche qui eleganza ed una certa armonia, stili vicini.
Di notte.

Palazzi che si affacciano su Largo Adua.

Ed in piena luce del sole.

Palazzi che si affacciano su Largo Adua.

Ma l'eleganza dell'Umbertino è sublime.

Prospettiva di via Vito Nicola De Nicolò.

Anche il lungomare suggerisce diverse emozioni di immagini simili, dallo stesso luogo.

I celebri lampioni della ditta Corazza rimossi prima della Seconda Guerra Mondiale e reinstallati dopo.




I celebri lampioni della ditta Corazza rimossi prima della Seconda Guerra Mondiale e reinstallati dopo

I celebri lampioni nel contesto urbano, dal Liberty al funzionalismo.


martedì 19 novembre 2024

Praga, le immagini delle emozioni. Ottava parte: Praga e la Moldava. Conclusioni.


 


La Moldava, arteria dell'anima.

Concludiamo con la Praga e la sua anima, la Moldava con le sue viste e le viste che offre.























Praga "Città d'Oro".
Lo si comprende bene se si esercita la curiosità per la bellezza, i dettagli, la storia e la cultura.
Sì, costa fatica conoscere realmente una città.
Occorre non fermarsi alle parole di una guida, limitarsi alla "nozione", ma osservare con emozione e cercare di entrare nello spirito.

Ho visto un re

  A girar per la città vengono strane idee. Statue equestri, busti, colonne, monumenti in pietra. Vestigia per mostrar grandezza in Piazza U...