mercoledì 6 novembre 2024

Praga, le immagini delle emozioni. Sesta parte: Praga le emozioni della notte.


 


Le emozioni della notte di Praga.

Certo se ammirate Praga alla luce del sole, come non rimanere emozionati, trasportati dalla Praga di Notte.
Passeggiare nella città vecchia di notte ci immerge nelle atmosfere della storia.
Si è trasportati nel tempo.
Il rogo di Jan Hus (Spiezer Chronik) Portato fuori dalla chiesa, il corteo passò davanti al cimitero dove si stavano bruciando i suoi libri ed egli sorrise a quello spettacolo. Lungo la strada, «esortava gli astanti e quelli che lo seguivano a non credere che egli andasse a morire per gli errori che gli erano stati falsamente attribuiti e appoggiati dalla falsa testimonianza dei suoi peggiori avversari. Quasi tutti gli abitanti di quella città lo accompagnavano in armi a morire» Giunto sul luogo del supplizio, che si trovava in un prato circondato da giardini - ora corrispondente alla Alte Graben Straße - s'inginocchiò e, mentre pregava, «quella scandalosa corona, raffigurante i tre demoni, gli cadde dalla testa ed essendosene accorto, sorrise. Alcuni dei soldati mercenari, che stavano lì intorno, dissero: "Rimettetegliela su; che sia bruciato coi demoni suoi signori che ha servito in terra"». Denudato, le mani legate dietro la schiena, fu legato a un palo con funi e con una catena intorno al collo. Gli misero sotto i piedi due grandi fascine di legna mista a paglia e altre intorno al corpo fino al mento. Esortato ancora ad abiurare, «levati gli occhi al cielo, replicò ad alta voce: "Dio m'è testimone che mai insegnai le cose che mi sono falsamente attribuite e di cui falsi testimoni mi accusano. Egli sa che l'intenzione dominante della mia predicazione e di tutti i miei atti e dei miei scritti era solo tesa a strappare gli uomini dal peccato. E oggi [...] sono pronto a morire lietamente"». Allora si accese il rogo. Hus cominciò a cantare, uno dopo l'altro, due inni «ma come egli cominciò a cantare il terzo inno, una folata di vento gli coperse il volto di fiamme. E così, pregando nell'intimo, muovendo appena le labbra e scuotendo il capo, spirò nel Signore. Prima di morire, mentre pregava in silenzio, sembrò balbettare giusto il tempo sufficiente a recitare due o tre volte il "Padre nostro"». Consumata la legna e le funi dal fuoco, «i resti di quel corpo rimasero in catene appesi per il collo; allora i boia tirarono giù le membra abbrustolite e il palo. Le bruciarono ulteriormente, portando altra legna al fuoco da un terzo carico. Poi, camminando torno torno, spezzarono le ossa a bastonate per farle bruciare più presto. Quando trovarono la testa, la fecero a pezzi con i randelli e la gettarono sul fuoco. Quando trovarono il cuore in mezzo alle interiora, dopo aver appuntito un bastone come uno spiedo, lo infilzarono sulla punta e fecero particolare attenzione a farlo arrostire e consumare, punzecchiandolo con le lance, finché non fu ridotto in cenere». Bruciati anche scarpe e vestiti perché non potessero servire da reliquie, «caricarono tutte le ceneri su di un carro e le buttarono nel Reno che scorreva lì vicino». Il predicatore e pittore Hans Stiegler dipinse nel XVIII secolo un'oca dietro a Lutero per significare che Jan Hus fu un precursore di Lutero. Prima della sua esecuzione Hus avrebbe dichiarato: «Oggi voi bruciate una debole oca, ma dalle ceneri sorgerà un cigno» (Hus, infatti, in ceco significa "oca"). Più tardi gli agiografi intesero questa frase come una premonizione della venuta di Lutero e quindi assegnarono a quest'ultimo il cigno come simbolo. Johannes Bugenhagen citò questo riferimento nel suo discorso funebre che tenne in onore di Lutero il 22 febbraio 1546 nella chiesa del castello di Wittenberg[5]: «Potete bruciare un'oca, ma tra cent'anni arriverà un cigno che non sarete in grado di bruciare». Nel 1566 la battuta fu ripresa dal primo biografo di Lutero, Johannes Mathesius, come una delle autentiche profezie che dimostrano l'ispirazione divina della missione di Lutero
Il monumento a Jan Hus in Piazza del Municipio accolto nel caldo di uno sguardo.

Il monumento a Jan Hus in Piazza del Municipio immerso nella luce "violenta".

Le emozioni della notte nella differenze di epoche e stili, piene di vita.

Via Parizka alla confluenza con Piazza Municipio

Piazza Municipio 

Piazza Municipio con la folla della notte 

Era proprio un'epoca densa di violenza il XV secolo a Praga.
Esiste una leggenda relativa alla costruzione dell'orologio della Città Vecchia. Come s'è accennato, si pensava che l'orologio fosse stato costruito nel 1490 da Hanuš di Růže e dal suo assistente Jakub Čech. Secondo la leggenda Hanuš sarebbe stato accecato per ordine dei consiglieri della città di Praga per impedirgli di costruirne un altro simile. Per vendicarsi dell'accecamento, mastro Hanuš fermò l'orologio e lo riattivò soltanto quando il consiglio della città lo supplicò di farlo, e come ricompensa gli permise di continuare il mestiere di orologiaio.
La notte ci riporta a quelle atmosfere storiche.

Quadrante Orologio Astronomico nella Notte

Orologio Astronomico nelle luci della notte.


Piazza Municipio con la folla della notte
Ah, le birrerie di Praga.

Il ristorante "U Vejvodů" si trova al centro storico di Praga in via Jilská 4, non lontano dalla Piazza dell'Orologio.

Questo ristorante e famoso non solo per la sua atmosfera tipicamente ceca in stile di una birreria della vecchia Boemia ma anche per la sua birra di Pilsen di qualità.

Birreria U Vejvodü, inutile attendere boccali non vuoti alla fine della serata.

Non è possibile non rimanere colpiti dalla Torre del Ponte Carlo che afferma tutta la storia sulla folla "moderna".

Torre Ponte Carlo da Stare Mesto nella notte

Infine tutto il calore e la tranquillità del cortile della birreria Strahov Monastery sulla collina.
Le luci della notte la rendono ancora più calda ed accogliente.

Birreria Straov Monastery nel calore della Notte







lunedì 4 novembre 2024

Praga, le immagini delle emozioni. Quinta parte: Praga le emozioni della città Nuova, sconfinando con le altre..


 


Le emozioni della città nuova sconfinando nelle altre.

Passeggiando verso Piazza San Venceslao.

Sono tante le visioni in stili diversi ma che presentano una sostanziale unità di concezione.

Occorre guardare con attenzione intorno gli stili.


Palazzo in stile liberty che riecheggia l'architettura classica.

Il contemporaneo che si innesta armoniosamente nel passato, riflettendolo nelle sue curve e vetri. Opera dell'architetto Stanislav Fiala.

Palazzo Narodini con le sue vetrate che riflettono le architetture passate, progettato dall'architetto contemporaneo Stanislav Fiala

Palazzo Narodini e sullo sfondo il Museo Nazionale Ceco Narodini su Piazza San Venceslao.

Palazzo Narodini con la bellezza delle sue curve nella complessa progettazione dell'architetto Stanislav Fiala

A Praga si possono vivere emozioni del passato anche sui mezzi pubblici, anche l'atmosfera della ex oltre cortina.

Le motrici tranviarie tipo T3 vennero costruite da Tatra tra il 1960 e il 1999 in oltre 14.000 esemplari, destinate ai paesi del COMECOM, Unione Sovietica in primis. Sono tuttora in servizio su diverse reti tranviarie dell’Europa centro-orientale e nei paesi dell’ex-Unione Sovietica. La vettura T3 si ispirava al modello PCC americano e rimpiazzò il modello T2 degli anni ‘5o. Dal modello T3 furono derivati il modello T4, di larghezza minore, espressamente progettato per le reti della Repubblica Democratica Tedesca e diffuso anche sulle reti a scartamento ridotto da 1000 mm, e il modello articolato K2.

Praga conserva la sua storia. I tram Tatra T3 in servizio costruiti fra il 1960 ed il 1980

E di colpo ci si trova nelle emozioni della grande letteratura a contrasto con l'economia moderna.

Installazioni che riflettono lo spazio commerciale ed artistico.

Galleria commerciale Quadrio, la vista ci confonde fra altri simboli del commercio disegnati in "cielo" e architettura Art Nouveau.

Statua rotante di Kafka di David Cerny.

Entrare dentro le costruzioni per cogliere lo spirito, l'essenza.

Palac Adria del 1924. L'interno mostra l'Art Nouveau in tutte le sue sfaccettature.

In una strada laterale di Piazza Venceslao troverete La Galleria di Lucerna.qui. La galleria Lucerna è una galleria commerciale con un cinema e un grande bar. Non appena si entra in questo passaggio, ti senti trasportato nel tempo dell'Art Nouveau.
La Galleria Lucerna è stata per oltre un secolo l'epicentro sociale, culturale e di intrattenimento della città.
Il Palazzo Lucerna a Praga è uno splendido esempio di architettura Art Nouveau, testimone delle trasformazioni e dell'evoluzione culturale della città.
Fu costruito da Vaclav Havel per simboleggiare la storiosa storia di Praga.
Lo stile è riconoscibile per le sue linee filanti, le forme geometriche e gli ornamenti.
L'imponente ingresso è rivestito da un'intricata carpenteria metallica e da disegni Art Nouveau.
Gli anni '20 sono ancora vivi qui e puoi davvero immaginare come fosse una volta qui, anche grazie all'opera di David Cherny.

Statua del re Venceslao a cavallo morto rovesciato appesa al soffitto del Palazzo Lucerna in stile Art Nouveau di Praga. Creato dall'artista David Cerny.


Il Palazzo Lucerna in stile Art Nouveau di Praga. Creato dall'artista David Cerny.


PIAZZA SAN VENCESLAO.

Piazza Venceslao, è passata dall’essere Mercato dei Cavalli nel 1348 a emblema praghese affermatosi durante la cosiddetta Rinascita Nazionale Ceca a cinque secoli esatti di distanza.

La piazza è conosciuta perché divenuta luogo di memoria il 16 gennaio 1969, quando vi si diede fuoco Jan Palach, studente universitario di filosofia, in segno di protesta contro l'invasione sovietica della Cecoslovacchia del 21 agosto 1968, tesa a mettere fine a quel movimento politico riformista noto con il nome di Primavera di Praga.

La piazza si può definire anomala: in effetti, si tratta di un largo viale di 750 m di lunghezza e con un'area totale di 45.000 m2, luogo abituale di manifestazioni pubbliche, nonché di dimostrazioni di popolo. Si tratta, ad esempio, del luogo dove il 28 ottobre 1918 venne dichiarata l'indipendenza della Cecoslovacchia dall'Impero austro-ungarico.

Per la sua conformazione è spesso chiamata dagli abitanti della città Piccoli Champs-Élysées, per la somiglianza con il celebre boulevard di Parigi. Il nome della piazza deriva dal santo protettore della Repubblica Ceca, San Venceslao, la cui statua equestre, di notevoli dimensioni, domina un lato della piazza.

Sulla piazza sono presenti alcuni edifici importanti quali il Museo nazionale (Národní muzeum) e il Grand Hotel Europa. Sui lati si affacciano, inoltre, due stazioni della metropolitana. Nelle vicinanze del museo vi è la stazione di Muzeum mentre dall'altra parte c'è la stazione di Můstek.

Particolare del Museo Nazionale Narodini

La Statua Equestre di San Venceslao in controluce.

Il Museo nazionale di Praga (in ceco Národní muzeum) è un museo ed istituzione culturale ceca. L'edificio principale è situato sul lato sud est di Piazza San Venceslao. Possiede circa 14 milioni di pezzi in varie collezioni di scienze naturali, mineralogia, archeologia, antropologia, numismatica e fu fondato nel 1818 da Kašpar Maria Šternberg.

Del sistema museale fanno parte, oltre all'edificio storico di Piazza San Venceslao, il nuovo edificio situato in Vinohradská 1, il Museo Náprstek delle culture asiatiche, africane e americane, il Museo ceco della musica, il Museo Smetana, il museo Dvořák, il Lapidárium (Lapidary), il Museo etnografico – Musaion, Monumento nazionale di Vítkov, il Memoriale Jaroslav Ježek, il Memoriale František Palacký e František Ladislav Rieger ed altri edifici situati in altre località della Repubblica Ceca.

Il museo fu fondato nel 1818 dalla "Società dei patrioti amici delle arti", un gruppo di nobili e intellettuali che si era formato già nel 1796 e che voleva dotare anche la capitale boema di un museo, anche per una questione di prestigio con le altre città europee. Fu inaugurato il 15 aprile 1818 come "Museo Patriottico" nel Palazzo Sternberg (il palazzo di proprietà del Conte Sternberg, primo presidente della Società promotrice del museo stesso e appassionato erudito in molte discipline, dalla teologia alla botanica), poi si trasferì in altre sedi messe a disposizione da nobili famiglie, finché per la crescita delle collezioni fu necessaria una grande sede che fu costruita tra il 1885 e il 1891 ed è ancora la sede principale (benché danneggiata dalla seconda guerra mondiale e poi, verso il 1972, dalla costruzione della metropolitana) anche se dopo il 1945 gli vennero affidati in gestione altri monumenti e palazzi, compreso nel 2009 una sede espositiva aggiuntiva (o "nuovo edificio" del museo).

L'edificio principale del museo fu progettato in stile neorinascimentale da Josef Schulz, vincitore del concorso di progetti indetto nel 1883 e fu costruito tra il 1885 e il 1891. L'edificio è stato sottoposto ad un lungo restauro - dal 2011 all'agosto 2018 - e dal settembre 2018 è nuovamente aperto al pubblico. Si segnali in particolare la pulitura della facciata che ora ha ripreso l'aspetto originario del 1891 (eliminando la nera patina ossidativa depositatasi dopo decenni di smog ed emissioni).

Nella sala del museo che funge da "pantheon" della cultura ceca sono esposti i busti e le statue di artisti, eruditi e scrittori, nonché alcuni dipinti di František Ženíšek, Václav Brožík e Vojtěch Hynais.


Particolare del Museo Nazionale Narodini

Particolare del Museo Nazionale Narodini

Particolare del Museo Nazionale Narodini, fontana.

Particolare del Museo Nazionale Narodini

Nel nuovo palazzo del Museo Nazionale, ex edificio del Parlamento, Vinohrady, Praga, Repubblica Ceca si specchia il vecchio palazzo del Museo Nazionale.


La stazione centrale di Praga.

La stazione di Praga Centrale (in ceco: Praha hlavní nádraží, abbreviato come Praha hl. n.) è la principale e la più grande stazione ferroviaria di Praga, la capitale della Repubblica Ceca. Fu aperta nel 1871 con il nome di stazione Francesco Giuseppe. Durante la Prima Repubblica e dal 1945 al 1953 la stazione si chiamava stazione Wilson (Wilsonovo nádraží) in onore del presidente degli Stati Uniti d'America Woodrow Wilson. Nel parco di fronte alla stazione si trovava una statua di Wilson che fu distrutta durante l'occupazione nazista.

L'attuale edificio secessionista fu realizzato tra il 1901 e il 1909 su progetto dell'architetto ceco Josef Fanta sullo stesso sito della precedente stazione neorinascimentale.

Galleria adiacente il caffè Fanta della Stazione Centrale di Praga

Una finestra colorata della Stazione Centrale di Praga


Caffè Fanta nella Stazione Centrale di Praga con il meraviglioso Art Nouveau.

Più in su sulle colline il Monastero di Strahov.

Il monastero fu fondato all'inizio del XII secolo dal re di Boemia Vladislao II, che lo dedicò all'Assunzione della Beata Vergine Maria e lo affidò all'ordine religioso dei Premostratensi. All'interno dell'abbazia si conservano le spoglie mortali del fondatore dell'ordine, san Norberto di Prémontré.

L'abbazia, che in origine era costruita in stile gotico e rinascimentale, è stata ricostruita tra il 1743 e il 1752 in stile barocco su progetto dell'architetto Anselmo Martino Lurago e l'interno è stato estensivamente decorato alla metà del XVIII secolo.

All'interno del monastero sono ospitati la Biblioteca Strahov, in cui sono conservati molti manoscritti medioevali, carte e grafici, una pinacoteca, che espone dipinti medioevali, e, dal 1953, il museo della letteratura ceca.

Monastero di Strahov

Basilica dell'Assunta del Monastero di Strahov

Andando liberamente in giro nella Città Vecchia.

Rivediamo l'Orologio Astronomico in Piazza del Municipio 

Murales "Il Buon Soldato Svejk." I praghesi non mancano certo del senso dell'ironia, contro ogni militarismo.
Chiesa si San Nicola nella Città Vecchia.

La chiesa di San Nicola (in ceco Kostel svatého Mikuláše) è situata a Praga, nella Città Vecchia, ed è la maggiore della città dopo la Cattedrale di San Vito. Centro di culto principale della confessione nazionale cristiana ussita, non deve essere confusa con l'omonima chiesa situata nel Piccolo Quartiere.

Fin dal XII secolo in questo luogo sorgeva un tempio che aveva il ruolo di chiesa parrocchiale della Città Vecchia fino al XIV secolo, allorché fu portata a termine la chiesa di Santa Maria di Týn.

La chiesa di San Nicola è una delle più antiche della Città Vecchia di Praga, si trova infatti citata nei documenti storici già a partire dal 1273. Nell'originaria chiesa parrocchiale, che si distingueva per una tradizione di grandi predicatori, esercitarono il loro ufficio Jan Milíč da Kroměříž, Matěj da Janov ed altri esponenti dell'hussitismo e della riforma.

La facciata della chiesa era originariamente rivolta verso la piccola piazza chiamata "mercato dei polli" ed era circondata da edifici, demoliti col passare del tempo, quindi la sua attuale collocazione nella piazza della Città Vecchia (in ceco Staroměstské náměstí) influenza negativamente l'effetto visivo finale, dato che la struttura non era stata progettata per una visione a lunga distanza.

Kilián Ignác Dienzenhofer, dovendo reagire allo spazio ristretto che aveva a disposizione, concepì la chiesa come il corpo centrale allungato di una pianta a croce, sormontato da una cupola poggiante su un tamburo ottagonale. La Chiesa di San Nicola è una delle sue migliori realizzazioni e lo spazio interno dell'edificio, creato in modo complesso con uno strano gioco di luci e una pittoresca plasticità, rappresenta uno dei più suggestivi interni sacri praghesi.

Statua di San Michele in San Nicola della Città Vecchia.

Cristo Pantocratore in San Nicola della Città Vecchia.

Crocifisso ligneo in San Nicola della Città Vecchia.

Pulpito in San Nicola della Città Vecchia.


Vista interna in San Nicola della Città Vecchia.

Il grande lampadario in San Nicola della Città Vecchia.

FacciataSan Nicola della Città Vecchia.

Monumento a Jan Hus visto dalla Chiesa di San Nicola della Città Vecchia.

Arrivo in Piazza Municipio con vista posteriore torre dell'Orologio.

Piazza Municipio con vista Chiesa San Nicola della Città Vecchia.

Galleria Nazionale di Palazzo di Praga Kinsky


Monumento a Jan Hus di giorno

Madonna con Bambino in Piazza Municipio.

Bandiera arcobaleno su Torre in Piazza del Municipio.

Quadrante Orologio Astronomico.

Quadrante laterale Torre dell'Orologio, magari molto usato ma poco ricordato. 

Monumento a Jan Hus di giorno

Ritornando alla città ebraica.

Edificio Art Decò nel quartiere ebraico

Edificio Art Nouveau nel quartiere ebraico

Torre del Municipio nel quartiere ebraico. Il quadrante il alfabeto ebraico e le lancette girano al contrario come la loro scrittura, rispetto alla nostra.

Edificio Art Decò nel quartiere ebraico
Sempre a zonzo
Ingresso con ceramiche in via Parigi 

Viste dai ponti sulla Moldava

Metronomo al posto della statua di Stalin

Vista di Mala Strana dalla Moldova con le guglie di San Vito che svettano.

Vista di dalla Moldova


Ho visto un re

  A girar per la città vengono strane idee. Statue equestri, busti, colonne, monumenti in pietra. Vestigia per mostrar grandezza in Piazza U...