giovedì 23 gennaio 2025

Ombre e Colori del Libertà

 


Orgoglio nella sua creazione, oggi viene etichettato per molti Pregiudizi sulla sua situazione attuale.

Facciamo un breve giro nella parte più antica del quartiere Libertà, costituitasi in stile Liberty all'inizio del XX secolo per naturale estensione del quartiere murattiano dal nucleo di Piazza Garibaldi.

Il quartiere attualmente viene sentito come periferia in pieno centro.

Iniziamo, quindi da piazza Garibaldi per mostrare un po' di architetture e la loro evoluzione dalla seconda metà del XIX secolo ad oggi con la rivisitazione di alcuni edifici d'epoca in chiave molto colorata.

Palazzo del 1860, il più antico di Piazza Garibaldi proprietà alla costruzione della famiglia Nitti Valentini

Palazzo Dell'Aquila del 1872 in Piazza Garibaldi
L'interno dell'isolato è un giardino autentico capolavoro nascosto come citato da Repubblica il 4 gennaio 2018. https://bari.repubblica.it/cronaca/2018/01/04/foto/bari_l_ultimo_giardino_del_murattiano_e_un_capolavoro_nascosto-185771837/1/ 
Vi mostro delle altre foto del giardino scattate da Via Manzoni.
Vista totale del giardino da Via Manzoni.


Quando i giardini davano i loro frutti.

Palazzo del 1886, probabilmente il primo di via Manzoni, costruito e residenza del costruttore Stucci. Citazione "autobiografica". È il palazzo da cui sono state scattate le mie foto del giardino.
Continuiamo su Via Manzoni.
Palazzo in stile funzionalista adiacente il palazzo Liberty detto dei Promessi Sposi.



Chiesa della Madonna SS del Rosario in  San Francesco da Paola del 1876, che è riferimento per il quartiere e nasce per contrastare la presenza socialista fra li operai del nuovo quartiere.

Scuola Primaria Garibaldi. L'edificio scolastico Giuseppe Garibaldi fu costruito dalla Società cooperativa barese con un contratto fra la stessa ed il comune di Bari firmato il 7 aprile 1906. Nel settembre 1909, mentre i lavori ancora fervevano, a seguito di una pioggia torrenziale che investì la città, comparvero già i primi dissesti statici. Fu il commissario prefettizio Michele Spirito ad ottenere che i costruttori consegnassero l'edificio entro il 15 ottobre del 1910.

No, non sono gli unici esseri viventi a percorrere quelle scale. Anzi quelle scale possono costruire futuri cittadini.
Scuola Don Bosco nel "cuore" del Quartiere Libertà.

Proseguiamo con un carrellata di immagini "tipiche" del quariere. Come si è abituati a vederlo nell'idea di quartiere Libertà di Bari e nella realtà.












Piazza Redentore è diventata un luogo di integrazione per bambini di tutte le etnie.








Immagine di copertina del quartiere Libertà?

Il viadotto ferroviario di Corso Italia fu un'opera ardita del 1915.

Alcuni edifici spesso trascurati e vicinissimi.

venerdì 17 gennaio 2025

Spingere a guardare la città in modo diverso.

 


Iniziò tuttp negli anni '60, un modo diverso di rilanciare immagini non piatte nei colori "naturali".

Simboli che gridavano messaggi nuovi.

Il Porto. Dal lungomare, luogo di rilassanti passeggiate, si può osservare un luogo rilevante della laboriosa Bari. I colori elaborati esaltano la realtà del luogo, sotto un cielo adatto a mostrare i pensieri che possono sorgere.


La città vecchia in uno spettacolo odierno. Corte Colagualano. Cercando di mostrare una nuova visione oltre le solite visioni.

Via Dieta di Bari. Un portone che urla. In un bel palazzo antico, gentile, il portone urla pensieri moderni grazie a dei graffiti.

Un particolare del corpo posteriore della scuola Garibaldi. Altre diverse urla sui muri in altri contesti, più facile da capire la nostalgia di casa. La scuola Garibaldi è stata la mia scuola elementare.

Piazzale Lorusso. Colori e forme della città di sera. Non è in centro, a diverse chilometri di distanza. Ma l'ambiente moderno rafforza i colori e crea emozioni.

Piazzale Lorusso. Un albero verde contro la città. I ​​colori più importanti immersi nei colori brillanti

Piazzale Lorusso. Luci notturne e ombre di auto. Si parte per una notte fantastica?

Piazza Moro. Stazione calda, piazza calda. Sembra "Mezzogiorno di fuoco", ma è la città soleggiata e la stazione.

Sole e cielo in città. Alcuni modi per valorizzare le forme urbane comuni.

Concludiamo con un simbolo della città, il Teatro Margherita "rivisto".

martedì 14 gennaio 2025

L'uomo guarda il mare e la sua ombra.


 Il mare ispira la voglia di scoperta ed ha reso la civiltà mescolabile, ha permesso traffici, ricchezze e crescita delle culture.

Il mare sembra uno spazio vuoto ma spinge l'uomo a raggiungere altri uomini e altri luoghi, a guardare avanti.


Terra e mare vicini sembrano la stessa cosa, non è solitudine.


Ci sono solo piccioni sulla spiaggia? Lontano dalla folla, la Natura conquista il mondo.

Anche d'inverno ci piace migliorare la nostra felicità con il gusto. Il mare e lo street food, ci sono poche cose migliori.

L'uomo che guarda la sua ombra. Sulla spiaggia un uomo osserva la sua ombra, lontano dal porto che mostra i vecchi lavori nel mare e la possibilità di mete lontane.






martedì 7 gennaio 2025

Alberi d'inverno come dita al cielo.

 


Inverno triste e grigio, alberi spogli.

Non è solo un panorama triste, a volte le linee scarne portano alla riflessione, a trovare slanci per andare oltre.

E si passa da un panorama all'altro, da una atmosfera quasi nordica a quella più mediterranea.

Figure scarne con sfondo allegro.



Figure scarne, verso la voglia di guardare dall'alto il mondo.

Figure scarne, quasi drammatiche.

Dita verso l'alto.


Quasi un monumento.

Apparenza quasi natura morta con sfondo sempreverde.

Dita robuste che prendono il cielo.

Macchia mediterranea d'inverno.

Ecco a voi il mediterraneo d'inverno.

Mediterraneo che svetta su architetture storiche,
No, non è Palm Beach ma Mediterraneo e suggestioni moderne.
Natura vincente e natura piegata dal vento di mare.