Non avrà vestigia del passato in grande copia Bari, fino alle 3 Caravelle e lo sbarco di San Nicola era un borgo meno importante di Trani.
La storia più antica occorre cercarla con cura in ipogei e scavi, non certo per opere grandemente monumentali.
È famoso in tutto il mondo il romanico barese ma, malgrado gli interventi dell'architetto Domenico Antonio Vaccaro, abbiamo subito poi una subalternità alle altre grandi capitali del Sud, anche perché la "via della Seta" passava per Venezia e non per Bari.
Il punto di svolta avvenne con la venuta delle truppe napoleoniche, con l'arrivo di Gioacchino Murat che pose le premesse per lo sviluppo del nuovo quartiere che è divenuto il centro dell'anima commerciale di Bari.
Dal 1813 la città ha visto un impulso verso la modernità con una classe mercantile e commerciale che ha scelto l'adesione verso canoni estetici di eleganza, testimoniati anche dalla creazione co fondi privati di contenitori culturali di assoluto rilievo come il Teatro Petruzzelli ed i Teatro Margherita o pubblici come il Teatro Piccinni.
Iniziamo una visita che riporta particolari di queste scelte di eleganza.
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Via Argiro angolo Corso Vittorio Emanuele II
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L'ecclettismo fa un po' da padrone in Bari ma guardando con più attenzione le forme si scoprono linee elegantissime da "copertina" per questo post.
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Particolare del palazzo mostrato prima, occorre uno sguardo attento. |
L'anima è il commercio, dicevamo, con palazzi di pregio diverso.
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Il moderno, l'antico e l'Art Nouveau del Palazzo della Rinascente (1925 progettato dall'architetto Rampazzini) visti da via Piccinni.
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Il Palazzo della Rinascente visto con angolazione più tradizionale. |
Le eleganti vetrine del Palazzo Mincuzzi, risposta di imprenditori locali al Palazzo Rinascente. Anche se il Palazzo è forse di forme troppo ricercate, la vetrina è una sintesi di eleganza, sopratutto se scevra dagli articoli dell'odierna multinazionale. |
Vetrina all'ingresso di Palazzo Mincuzzi. |
Torniamo alle normali abitazioni con strutture che fanno da cornice ai locali commerciali, basta cercarle con lo sguardo verso l'alto.
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Particolare di un palazzo in via Argiro in stile Art Nouveau. |
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Particolare di un palazzo in Corso Vittorio Emanuele II prossimo alla nostra copertina all'angolo con via Melo da Bari. |
A Bari è possibile riscontrare tracce di stili diversi sempre eleganti.
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Il bianco e nero fa risaltare la pulizia di forme del palazzo in Piazza San Ferdinando, quasi stile Bauhaus.
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Il bianco e nero fa risaltare la pulizia di forme del palazzo in Piazza San Ferdinando, quasi stile Bauhaus. |
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Anche il moderno di grandi architetti che hanno dato carattere alla città ha le sue pulizie ed i suoi slanci. |
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Architetture diverse in luoghi storici. |
Spostandosi appena dal murattiano si va nella sua propaggine di eleganza, l'umbertino.
Anche qui eleganza ed una certa armonia, stili vicini.
Di notte.
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Palazzi che si affacciano su Largo Adua. |
Ed in piena luce del sole.
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Palazzi che si affacciano su Largo Adua. |
Ma l'eleganza dell'Umbertino è sublime.
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Prospettiva di via Vito Nicola De Nicolò. |
Anche il lungomare suggerisce diverse emozioni di immagini simili, dallo stesso luogo.
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I celebri lampioni della ditta Corazza rimossi prima della Seconda Guerra Mondiale e reinstallati dopo. |
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I celebri lampioni della ditta Corazza rimossi prima della Seconda Guerra Mondiale e reinstallati dopo |
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I celebri lampioni nel contesto urbano, dal Liberty al funzionalismo. |
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